L'approccio psicoterapeutico di cui mi avvalgo è quello biosistemico, un metodo psicocorporeo che ha come principio base la visione olistica della persona, considerata come unità tra corpo e mente: gli stati mentali e le emozioni si riflettono sul corpo così come il corpo può influenzare pensieri e stati d'animo.
Il nome "bio-sistemica" dà due indicazioni: "bio" fa riferimento alla dinamica del corpo con la sua vitalità, il suo movimento spontaneo e le sue oscillazioni tra assertività e ricettività; "sistemica" fa riferimento alla teoria dei sistemi, alla logica del circolo e della spirale, della totalità che integra tutte le sue parti.
La logica lineare e della causalità viene quindi sostituita dalla logica complessa con causalità molteplice; le conseguenze vengono sostituite da un bilancio di vantaggi e svantaggi e dalla capacità di valutazioni che consentano di imparare dagli errori e pianificare meglio un'eventuale "prossima volta".
La logica sistemica presuppone che diversi sistemi co-esistono: individuo, famiglia e comunità sono legati tra loro, i problemi hanno origine a tutti i livelli e tutti i livelli possono influire sulle soluzioni.
La teoria biosistemica si basa sul'idea che ci siano processi fisiologici inconsapevoli alla base delle nostre difficoltà emotive e che questi processi fisiologici debbano essere trasformati. Poiché non c'è separazione tra processi mentali e fisici, nel nostro corpo vengono memorizzate tutte le esperienze fondamentali della nostra vita: l'ascolto e la consapevolezza del corpo diventano quindi di centrale importanza, perché è proprio con l'accesso alla memoria del corpo che è possibile ricollegarsi al passato più antico e rendere consapevoli i vissuti che hanno contribuito a creare i sintomi e le tensioni.
In psicoterapia biosistemica ci si avvale perciò di due modalità di accesso al vissuto del paziente, il canale corporeo ed il canale verbale, e la chiave della terapia è rappresentata dal lavoro sulle emozioni, dalla comprensione, dall'empatia e dall'astensione da giudizi ed interpretazioni, per dare la possibilità alla persona di essere veramente ascoltata ed accolta e di riuscire ad esprimersi in modo più profondo.
Il mio lavoro in seduta parte da unico presupposto: ESSERE IN RELAZIONE. Quando mi trovo di fronte ad una persona che ha chiesto il mio aiuto, non dimentico mai che sono semplicemente uno strumento attraverso il quale la persona può affrontare le proprie difficoltà, il dolore o la crisi per i quali ha richiesto il mio aiuto. Il processo terapeutico è infatti basato, oltre che sulle conoscenze teorico-pratiche del terapeuta, anche sull'empatia e sulla sintonizzazione emotiva ed è quindi fondamentale che la persona si senta a proprio agio ed accolto nella propria unicità. Studi sull'efficacia della psicoterapia indicano che una buona relazione terapeutica è il principio sul quale si fonda il successo della terapia, e tale relazione si costruisce insieme nel corso delle sedute, vivendo momenti significativi e di incontro profondo che coinvolgono entrambe le parti.
Questo è possibile solo se vi è reciproca fiducia, perciò il mio primo obiettivo è instaurare una relazione di massimo rispetto ed accoglienza in cui l'altro possa sentirsi ascoltato ed accettato senza pregiudizi, perché quando riusciamo a parlare con qualcuno che ci ascolta davvero, immediatamente siamo pervasi da una sensazione di leggerezza, non solo psicologica ma anche fisica.
Ciò che propongo durante gli incontri avviene a seconda dei reali bisogni della persona: in alcune sedute o con alcune persone il lavoro è maggiormente impostato sul canale verbale, mentre con altri possono essere proposti lavori di tipo espressivo-motorio o, in altri casi, rilassamenti e visualizzazioni immaginative. Talvolta può essere utilizzato il contatto (o l'auto-contatto, se il paziente lo preferisce) al fine di prendere maggiore consapevolezza del proprio corpo e delle sue aree contratte, nonché per favorire una migliore integrazione tra il corpo e la mente.
Le prime 2-3 sedute sono solitamente conoscitive, mi servono per apprendere ed accogliere la storia ed i vissuti della persona, per rispondere a tutte le domande ed i dubbi che presenta rispetto al percorso che sta per intraprendere e per spiegare il mio metodo di lavoro; allo stesso modo, anche per la persona che ho di fronte ritengo siano necessari alcuni incontri preliminari per valutare se si trova a suo agio con me, se sente nascere un principio di relazione di fiducia, se crede che io possa essere la persona giusta per accompagnarla nel suo percorso terapeutico.
Non è possibile stabilire a priori la durata di una psicoterapia, il tempo necessario è variabile da persona a persona e dipende anche dal tipo di problematica presentata.
Ogni seduta ha la durata di 60 minuti, il suo costo è regolarmente fatturato e detraibile fiscalmente come prestazione di tipo sanitario.
Dott.ssa Olivia Damassa
Psicologa e Psicoterapeuta a Ravenna
Dott.ssa Olivia Damassa
Psicologa e Psicoterapeuta a Ravenna
Iscritta all’Albo Professionale degli Psicologi della regione Emilia Romagna n. 5049 Sezione A del 13/03/2007
Laurea magistrale in psicologia
AVVISO: Le informazioni contenute in questo sito non vanno utilizzate come strumento di autodiagnosi o di automedicazione. I consigli forniti via web o email vanno intesi come meri suggerimenti di comportamento. La visita psicologica tradizionale rappresenta il solo strumento diagnostico per un efficace trattamento terapeutico.
©2017 Tutti i testi presenti su questo sito sono di proprietà della Dott.ssa Olivia Damassa